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Inizia la raccolta delle mandorle pugliesi, la qualità è eccellente

E’ cominciata la raccolta delle mandorle pugliesi, e nonostante la produzione sia in calo del 25%, in coltivatori continuano per fortuna a produrre mandorle di ottima qualità. La diminuzione della produzione va avanti già da qualche anno, e mentre da un lato diminuisce la resa, dall’altro aumenta la richiesta. Le mandorle di Puglia sono infatti fra le migliori in assoluto e sul mercato sono molto apprezzate. Coldiretti Puglia ha ribadito le difficoltà che devono affrontare i coltivatori per portare in produzione le piante, ma a causa del caldo e della siccità si vengono a perdere ingenti quantitativi di prodotto.

Le mandorle pugliesi sono seconde in classifica

Nella regione la coltivazione del mandorlo occupa una superficie pari a 19.428 ettari, mentre la produzione totale è di 264.670 quintali di mandorle. Le mandorle pugliesi sono al secondo posto dopo la Sicilia e i dati Istat dimostrano che vengono coltivate per la maggior parte nel barese. Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, ha sottolineato come la quantità di prodotto non riesce a soddisfare le ingenti richieste di mercato. Inoltre, l’aumento dei prezzi delle mandorle pugliesi ha fatto crescere anche il numero dei furti in campagna. I 900 milioni di euro di frutta in guscio arrivati dall’estero hanno fatto crescere l’allarme per i rischi alimentari.

Una pianta che ha bisogno di poche cure

Il consumatore per difendersi può verificare sull’etichetta l’origine della frutta in guscio. Coldiretti ha chiesto di rendere obbligatoria l’etichetta anche per la frutta già sgusciata, così da consentire a tutti di avere una chiara informazione sulla provenienza dei frutti. Le mandorle pugliesi sono ottime e molto apprezzate e tra i prodotti più pregiati della regione. Le piante assicurano una crescita rigogliosa anche su terreni poveri e per la regione pugliese serve per tante cose, anche per gli ovini, che mangiano le foglie del mandorlo. Inoltre, crescono su terreni aridi e poveri e non hanno bisogno di concimi chimici per prosperare, ma di acqua.