La possibilità di lavare la propria auto quando si desidera, da pratica comune quale è sempre stata, pare essere diventata un lusso limitato. Proprio su quest’ultimo punto è bene soffermarsi. Ricorderemo il provvedimento dell’anno scorso, che vietava l’utilizzo eccessivo d’acqua in diverse regioni italiane. Questo, ricorda un po’ il recentissimo allarme smog: negli ultimi giorni, Milano ha registrato livelli di smog oltre il doppio del limite consentito, raggiungendo i 136 microgrammi per metro cubo in via Senato, un dato che non si verificava dal 2017.
Il superamento dei livelli di PM10 per quattro giorni consecutivi, in combinazione con le previsioni meteorologiche, ha spinto la regione a introdurre nuove regole, in particolare con restrizioni al traffico, coinvolgendo 9 province. Le nuove norme infatti non si limitano a Milano, ma coinvolgono anche Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia.
Limitazioni territoriali agli automobilisti: le regole vigenti e le limitazioni introdotte ieri ed oggi
Innanzitutto, come accennato nella prima parte, il divieto di lavare le auto durante le ore diurne, dalle 8 alle 21 di ogni giorno, è stata una delle misure adottate per evitare sprechi d’acqua. A questo si sono aggiunte restrizioni simili che coinvolgono l’innaffiamento di orti e giardini, così come il lavaggio di cortili e piazzali. Ad oggi però, non sembrano essere stati riscontrati problemi di questo tipo in nessuna Regione italiana, ma ad ogni modo, questa pratica sembra tuttora vietata per un semplice quanto importante motivo che rimane attuale.
Secondo il Codice della Strada, l’atto di lavare auto o altri veicoli per strada o su suolo pubblico è vietato. L’articolo 15 specifica che utilizzare acqua e saponi per lavare veicoli in zone urbane e rurali è severamente vietato, poiché ciò comporta lo scarico di sostanze inquinanti che potrebbero arrecare danni a terreni e ambienti circostanti.
È importante notare che il divieto di lavare l’auto per strada si estende anche al lavaggio nel cortile condominiale. Nonostante sia un’area privata, il rischio di inquinamento del suolo pubblico è considerato sufficiente per applicare il divieto. Tuttavia, esistono delle eccezioni. Chi lava la propria auto su suolo privato, come ad esempio il proprio giardino, non viola il divieto. In questo caso, la normativa consente il lavaggio dell’auto su terreni di proprietà privata, evitando così la contaminazione del suolo pubblico. Da come si può dedurre, queste regole mirano a preservare l’ambiente e prevenire l’inquinamento derivante dal lavaggio di veicoli.
Secondo le attuali leggi in vigore, quindi, per lavare la propria auto fuori dalla proprietà è necessario rivolgersi agli appositi autolavaggi dotati di impianti specifici per il lavaggio e di sistemi dedicati allo smaltimento e alla depurazione delle acque reflue; o in alternativa, effettuare un semplice, ma efficacie lavaggio a secco.
FAQ
- È possibile lavare l’auto in cortile condominiale?
No, il divieto di lavare l’auto per strada si estende anche al lavaggio nel cortile condominiale.
- Dove è possibile lavare l’auto?
È possibile lavare l’auto negli appositi autolavaggi dotati di impianti specifici per il lavaggio e di sistemi dedicati allo smaltimento e alla depurazione delle acque reflue.
- È possibile lavare l’auto a mano?
Sì, è possibile lavare l’auto a mano, ma solo su suolo privato, come ad esempio il proprio giardino.
- Quali sono le conseguenze del lavaggio dell’auto per strada?
Il lavaggio dell’auto per strada può comportare una sanzione amministrativa.
- Quali sono le alternative al lavaggio dell’auto con acqua?
Esistono alternative al lavaggio dell’auto con acqua, come ad esempio il lavaggio a secco.