Il prospetto per il 2024 è impegnativo, con una serie di aumenti che coinvolgono dalla tavola alle bollette, dalla telefonia all’assicurazione auto. La già elevata inflazione rende ancor più pesanti gli aumenti previsti, mettendo a dura prova i bilanci domestici. L’uscita dal mercato tutelato dell’energia aggiunge un ulteriore elemento di incertezza, con il rischio di un aumento di parecchio.
Rincari 2024: ecco in quali settori ci saranno degli aumenti
Le prospettive economiche per il 2024 delineate dalle associazioni dei consumatori, in particolare dal Codacons, indicano un panorama di crescenti rincari che colpiranno le famiglie in diversi settori.
La telefonia si configura come una delle voci più onerose, con Assoutenti che prevede un aumento complessivo di 770 milioni di euro a partire da gennaio. Tale incremento riguarda le tariffe per i servizi di rete fissa, mobile e internet, con una previsione di ulteriori aumenti nel corso del 2024. Questo impone alle famiglie di rivedere il bilancio destinato alle comunicazioni e di prepararsi a una spesa maggiore in questo settore.
I rincari non si limitano solo alla telefonia: le famiglie dovranno affrontare aumenti sostanziosi anche in altri settori. Ad esempio, aumenterà anche il costo dei cibi e delle bevande. Così come anche il settore dei trasporti porterà ad un aumento di spese per i cittadini italiani di per 160 euro in più all’anno.
Anche l’assicurazione auto vedrà un possibile aumento di più di cinquanta euro rispetto all’anno precedente.
Anche la casa non è da meno, ci saranno infatti tantissimi cambiamenti nel 2024. Ci saranno cambiamenti soprattutto sull’energia e sul gas, dato che appunto ci sarà la fine del mercato tutelato del gas a partire dal 10 gennaio 2024 e della luce a luglio 2024. Ciò porterà ad un incremento delle spese per questo tipo di consumi.
Il comparto della telefonia non è esente da rincari, questo si tradurrà in una spesa maggiore, stimata tra i +30 e i +35 euro a famiglia. Secondo Assoutenti, considerando solo gli aumenti comunicati dai gestori, la spesa aggiuntiva potrebbe raggiungere i +60 euro annui per utenza, a seconda dell’offerta sottoscritta. Va poi considerato anche l’adeguamento tariffario legato all’inflazione, che potrebbe aggiungere ulteriori +27 a +30 euro annui a famiglia, portando la stangata complessiva nel 2024 a 770 milioni di euro.
L’elenco dei rincari stimati dal Codacons prosegue con gli aumenti previsti per le banche (+18 euro a nucleo per servizi finanziari e bancari), le tariffe locali (+60 euro per rifiuti e acqua) e bar e ristoranti (+68 euro annui a famiglia per consumare fuori casa). Neppure il turismo si salva, con previsti aumenti nei listini di strutture ricettive, pacchetti vacanza, stabilimenti balneari e altri servizi, per una media di 120 euro in più a nucleo.
Nel frattempo, gli italiani, dopo le spese natalizie, si preparano a fronteggiare i costi legati al Capodanno. Un sondaggio dell’Unione consumatori in Piemonte indica che il cenone di Capodanno costerà in media il 6% in più rispetto al 2022. L’80% dei piemontesi trascorrerà il veglione in casa con amici e parenti, mentre solo il 15% ha prenotato per feste o ristoranti.