Con l’approdo e l’arrivo dell’euro nelle vite dei cittadini europei è stato formalmente ristabilito l’utilizzo dei centesimi, ossia i decimali che sotto forma di monete dal taglio diversificato, dal 2002 hanno iniziato a far parte della quotidianità per milioni di cittadini, sia italiani che del resto d’Europa. Le monete dal piccolo taglio come quelle da 1 e 2 centesimi sono state accantonate da tempo, mentre quelle da 5, 10, 20 e 50 centesimi rappresentano forme di moneta concepite come più utili, anche se spesso poco interesanti collezionisticamente parlando.
Eppure anche una moneta da 50 centesimi può costituire una fonte di concreto interesse e risultare anche potenzialmente interessante in virtù di una differenziazione estetica, che fa parte dell’euro.
Oltre alle monete da 1 e 2 euro infatti anche i centesimi sono diversi a seconda della nazione di appartenenza. Un esempio è questa moneta da 50 centesimi.
Cerca subito questa moneta da 50 centesimi: ecco quanto vale
Sono specialmente le piccole entità territoriali che hanno comunque il diritto di sviluppare le proprie versioni dell’euro, come il Principato di Monaco, realtà molto antica che fa parte del territorio francese ma che gode di una formale indipendenza effettiva da parecchi secoli, mantenuta nel corso del tempo.
Dal 2002 anche Monaco fa ricorso all’euro, in emissioni sviluppate attraverso la zecca di Parigi, ed anche i 50 centesimi monegaschi hanno cambiato aspetto più volte nell’ultimo ventennio, come risulta evidente esteticamente parlando.
Dal 2001 al 2005 le emissioni da 50 centesimi di Monaco recano un cavaliere in resta, sigillo della famiglia Grimaldi, dal 2006 è stato invece utilizzato il monogramma della medesima famiglia, che da secoli è quella di fatto costituente della piccolissima nazione monegasca.
Importante valutare la tiratura di questi esemplari, alcune annate sono particolarmente rare da trovare in ottimo stato come risulta evidente dalle valutazioni. In particolare gli esemplari con il monogramma, riconoscibile da quello presente in figura risultano essere più rari di altri dello stesso periodo.
Una moneta da 50 centesimi del 2009 vale fino a 45 euro se in perfetto stato (se in buono stato il valore si dimezza), un pezzo del 2017 o del 2017 vale poco meno di 35 euro.
Gli esemplari più rari sono sicuramente quelli concepiti nel 2006 anche in virtù della nuova “faccia” comune dell’euro che è stata utilizzata per la maggior parte del tempo nella forma con gli stati separati, poi divenuti comuni sulle emissioni dal 2006 in poi.
Un esemplare del 2006 tenuto perfettamente con il monogramma in foto può infatti valere fino a 60 euro, un valore decisamente importante considerato il tipo di moneta.