I vari formaggi che fanno parte della cultura culinaria italiana costituisce una vera e propria diversità e poliedricità in ambito alimentare, in quanto sono indicativi di una molto diffusa categoria di prodotti derivati dal latte, seppur molto diversi tra di loro, sono percepiti in modo diverso a seconda del contesto, dal punto di vista dell’impatto sulla salute. In particolare tra le condizioni maggiormente attenzionate c’è sicuramente quella che vede il colesterolo alto come fattore di rischio, quindi in un’alimentazione sana è opportuno verificare quali sono le tipologie di formaggi che aumentano di più il colesterolo.
Com’è noto il colesterolo è un valore che trova una forma di “esaltazione” nella sua variante negativa a fronte di particolari condizioni condizionate anche dall’alimentazione.
Quali sono le tipologie di formaggi che bisognerebbe evitare o comunque consumare raramente per evitare di impattare con il colesterolo alto?
Formaggi che aumentano il colesterolo: ecco i peggiori
Il concetto di colesterolo spesso risulta essere “falsato” da una narrazione che vede questo grasso essere naturalmente in grado di essere portato dal cibo e di “chiudere” le arterie. In parte ciò è vero, una quantità eccessiva di colesterolo “cattivo” (esiste anche la variante “buona” che ha il compito di eliminare attraverso il fegato la propria controparte dannosa dall’organismo) può essere effettivamente in grado di rendere meno agevole in flusso di sangue.
Però non è solo attraverso il cibo non salutare che ciò avviene: molti cibi sono “formati” dal colesterolo ma questo non si trasferisce attraverso il consumo, ma viene prodotto dall’organismo stesso, il cibo è solo una delle cause che possono portare all’aumento di questo valore.
I formaggi sono generalmente considerati mediamente fattori di rischio, semplicemente perchè troppo diversificati per dire che fanno “bene” o “male” al colesterolo.
Ciò che bisogna evitare non è solo il cibo “grasso” ma anche quello strutturalmente complesso, quindi quasi tutti i formaggi con alta stagioantura presentano un potenziale rischio, anche se solo se consumati con eccessiva regolarità.
Le varianti “complesse” come il formaggio piccante e quello molto stagionato, ma anche il Formaggio spalmabile, che è prodotto industrialmente quindi potenzialmente ricco di elementi che possono aumentare il valore.
Decisamente migliori i fiocchi di latte, la ricotta ma anche la feta, il Tofu o formaggio di soia. Anche il Parmigiano Reggiano ed il Grana, pur contenendo colesterolo in quantità, sono generalmente considerabili sicuri se non si esagera con le quantità.
Nessun formaggio va eliminato ma il consumo va regolarizzato.