Il consumo di verdure è generalmente qualcosa di pesantemente incentiavato sia dalla disponibilità ma anche dagli effetti che la carne ed i suoi derivati hanno sull’organismo umano, specie nei lunghi periodi. Si tratta di una forma di elementi commestibili molto varia, quella delle verdure che da millenni risulta essere il sostentamento di miliardi di persone al mondo. La grande diversità ed applicazione porta talvolta ad un po’ di confusione nel dover scegliere la verdura giusta. Alcune forme di verdura infatti non risultano essere utili se viene optato il consumo crudo, in quanto alcune proprietà native possono rendere il singolo alimento anche dannoso per la salute. Ma qual è la verdura che non è da mangiare cruda?
In realtà sono varie le verdure ed ortaggi che pur restando teoricamente commestibili, non è consigliabile da consumare senza una opportuna cottura preventiva.
Di quale si tratta? Quali sono le verdure che possono anche sviluppare problemi fisici all’organismo se non cotte? Ecco qualche esempio.
“Non mangiare questa verdura cruda!”: attenzione, ecco quale
La cottura indifferentemente dalla tipologia e dalla durata, modifica in modo più o meno diretto il contenuto nutrizionale di qualsiasi forma di verdura.
Tra gli aspetti positivi vi è ovviamente la genuinità dell’apporto di sali minerali e vitamine che non vengono “modificate” e sono quindi più nutrienti, in modo specifico anche in relazione all’apporto di acqua, che inevitabilmente evapora con la cottura. Per questo motivo spesso chi fa ricorso a diete dimagranti evita una cottura prolungata oppure consuma direttamente crude le verdure che hanno anche un maggior potere saziante.
I principali svantaggi legati al consumo di verdure crude è di “sicurezza” in quanto solo con la cottura sono resi inoffensivi i vari microorganismi naturalmente presenti sia sulla superficie che all’interno del prodotto, inoltre questo processo rende la maggior parte dei vegetali maggiormente digeribili.
Alcuni vegetali andrebbero cotti come le melanzane o le patate, che naturalmente sono molto più digeribili una volta effettuata la cottura, la solanina nelle patate “permane” anche con la cottura ma gli effetti sonoo ridotti, quindi consumare i tuberi crudi è sconsigliabile in quanto potrebbe causare vomito, diarrea e patologie al sistema nervoso.
Situazione quasi analoga per le melanzane, ma anche i broccoli andrebbero cotti anche solo per ridurre gli effetti del raffinosio, che causa gonfiore addominale e gas.
In ultimo anche la maggior parte dei germogli risultano essere legati alla cottura così da ridurre al minimo l’eventuale contaminazione batterica.