Uno degli aspetti più caratteristici della bellezza di Lecce è rappresentato dal fiume Idume che attraversa la città. Il fiume, che scorre sotterraneo, attraversa tutta la città ed è una delle altre meraviglie che rende questo territorio unico e spettacolare, con le sue gravi, le sue grotte e i suoi scenari da favola, che non hanno eguali in nessuna altra parte del mondo.
Il fiume Idume nasce dalle sorgenti dell’Acquatina e percorre il leccese per circa sette chilometri: nascosto a pochi metri sotto il suolo del centro abitato, ha una portata d’acqua di circa mille litri al secondo, un volume che ne farebbe uni dei maggiori fiumi della regione Puglia. Il corso d’acqua non è stato scoperto di recente e furono i romani i primi ad accertarne l’esistenza furono i romani, come testimoniano gli scritti di Plinio il vecchio. Altri documenti parlano della presenza del fiume nel Seicento, mentre nell’Ottocento l’Istituto Topografico Militare ne studiò le foci. Numerosi edifici storici della città di Lecce sorgono sopra il tratto idrico, come ad esempio Palazzo Adorno o il Castello Carlo V.
Idume fenomeno naturale
Il suolo della città nasconde anche la presenza di una fitta vegetazione sommersa, composta da canneti e piante particolari, che si trova in quei luoghi dai tempi antichi. Anticamente il fiume Idume era utilizzato dalla popolazione per lavarsi: le acque erano raccolte in delle piscine realizzate in maniera artificiale sul fondo di alcuni edifici.
Alcuni abitanti del posto, soprattutto ebrei, con le acque del fiume compivano riti sacri e purificazioni, come testimoniano le iscrizioni incise sulle rocce del corso d’acqua. Superati i confini cittadini il fiume sotterraneo risale e forma delle polle e un grande bacino idrico diventato nel tempo una enorme distesa di canneti e vegetazione. Per osservare da vicino il particolare corso d’acqua sotterraneo di Lecce basta andare alla sede della provincia, Palazzo Adorni e chiedere al custode di vedere questo speciale fenomeno nei sotterranei.