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Lecce: il nido sociale “La tribù dai piedi scalzi” si presenta

Presso Lecce, venerdì 8 giugno avrà luogo l’open day del nido ” La tribù dai piedi scalzi” a partire dall’iniziativa offerta dalla Cooperativa L’impronta. Oltre a presentare i servizi offerti da questa nuova struttura, l’open day mostrerà il  progetto nazionale “Servizi 0-6: passaporto per il futuro” promosso dalla Fondazione Mission Bambini, il quale ha trovato nella “Tribù dai piedi scalzi” un valido rappresentante.

“Il nostro servizio è importante – afferma Roberta Manieridella Cooperativa L’impronta- perché le famiglie di provenienza dei bambini sono in massima parte a rischio di trasmissione intergenerazionale di povertà, a causa del basso reddito familiare. Non avere accesso ad opportunità educative di qualità rischierebbe di precludere la crescita serena e il benessere di questi bambini. Per questo li aiutiamo anche attraverso rette agevolate”.

“I servizi alla prima infanzia gestiti dalla nostra cooperativa – afferma Roberta Manieri – puntano proprio su questi aspetti. Inoltre abbiamo avviato delle attività molto specifiche, come ad esempio l’orto sociale curato dai nonni e dai genitori in un’ottica di trasmissione dei saperi, le visite nei musei e biblioteche della città anche in presenza di eventi culturali importanti, gli incontri all’interno dei nidi con artisti e gruppi musicali per dare accesso alle nostre tradizioni musicali. Particolare attenzione dedichiamo poi alla crescita delle donne, alla loro inclusione lavorativa quale fattore di traino nei processi di cambiamento e sostegno consapevole alla cura e crescita armonica dei bambini”.

“Grazie al progetto sviluppato in collaborazione con Mission Bambini – conclude Roberta Manieri – rafforzeremo in particolare le iniziative per i bambini e le bambine di origine straniera, perché con le loro famiglie possano sentirsi parte importante del nostro nido che si fa comunità. La multiculturalità e l’accoglienza delle famiglie straniere sono peraltro temi su cui lavoriamo da tempo, come testimoniano le collaborazioni che abbiamo avuto con l’UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e con il Comune di Lecce. Questo ci ha permesso di diventare un punto di riferimento non solo per la città di Lecce ma per tutto l’ambito territoriale comprendente i comuni di Arnesano, Cavallino, Lequile, Lizzanello, San Cesario di Lecce, San Donato di Lecce, San Pietro in Lama, Monteroni di Lecce e Surbo”.